Metodica FCHC
Metodica FCHC

Metodica FCHC

Medea hfS™, dotata di tre sonde, è uno strumento estremamente efficace per il trattamento della cute e del capello che utilizza la metodica FCHC™ by Academy Ernesto Giampino. Le finalità dei manipoli e dei protocolli sono studiate per trattare svariate problematiche della cute della testa e degli annessi: forfora, seborrea, follicoliti, capelli deboli, caduta eccessiva, rallentamento dell’alopecia, trattamento lucentezza e spessore capelli, etc.

Come è nata la metodica
L’utilizzo della fotobiomodulazione in ambito hair ha dato vita a Medea hfS, un dispositivo specifico per il trattamento delle anomalie di cute e del capello. In seguito a tre intensi anni di ricerca e sviluppo, in collaborazione con Academy Ernesto Giampino, nasce la metodica FCHC-Frequency Cellular Hair Communication. Quest’ultima ottiene meravigliosi risultati non solo in fase preventiva ma anche in fase di mantenimento.
Grazie alla dotazione dei tre manipoli di Medea hfS è possibile offrire al cliente un servizio a 360°: prevenzione, cura e bellezza. Lo scopo del trattamento è quello di allungare la durata dei cicli di ricrescita, potenziando la capacità dei follicoli di dar vita a capelli sani e forti.
La metodica FCHC-Frequency Cellular Hair Communication è una soluzione unica alle più svariate problematiche di cute e capello: forfora, sebborea, iperidrosi, desquamazione e intossinazione. E’ inoltre ideale per prevenire e combattere anomalie associate a caduta media e forte. Ottiene ottimi risultati anche in caso di cute rigida associata ad alopecia.

Fotobiomodulazione
Le nostre tecnologie.
La fotobiomodulazione Medea costituisce un trattamento non ablativo e non termico, in quanto non aumenta la temperatura della materia biologica ed è indolore. La fotobiomodulazione Medea esercita una stimolazione collagenica ed una inibizione delle collagenasi con ottime indicazioni nel trattamento degli effetti ossidativi quali teleangectasie o pigmentazioni e della dilatazione dei pori.
La fotobiomodulazione Medea può essere usata da sola o in associazione al programma di trattamento di detossinazione essendo molto versatile ed utilizzabile su tutti tipi di pelle. I risultati non sono immediati e vanno valutati gradualmente. Consigliabili due applicazioni settimanali della durata di circa venti minuti per un totale di 10 -12 sedute. Terminata l’ applicazione gli effetti rimangono piuttosto stabili per un periodo che può arrivare sino a sei mesi. Consigliabili trattamenti di mantenimento prima del ritorno alla situazione iniziale.

Come funziona
La luce LED del macchinario è una luce a bassa intensità nel vicino infrarosso.
Il processo risulta atermico, indolore e non invasivo.
E’ un meccanismo in grado di condizionare l’attività biologica delle cellule utilizzando l’informazione emessa dalla sorgente luminosa rappresentata da una luce a diodi denominata LED (Light Emitting Diode). Quest’ultima è appartenente al campo invisibile dell’infrarosso e viene assorbita attraverso i componenti enzimatici, soprattutto la citocromo-oxidasi facente parte della catena respiratoria mitocondriale, con conversione della luce elettromagnetica in energia chimica ed aumento di produzione di ATP (Ac. Adenosin Tri Fosfatico) cellulare, che prende parte al metabolismo cellulare ed alla contrazione muscolare.
Viene così attivata una proliferazione cellulare con effetti locali sul sistema immunitario, vascolare e nervoso. La fotobiomodulazione Medea, è ideale per combattere la formazione di perossidasi e quindi di scorie metaboliche con riduzione dei radicali liberi a seguito della simolazione della superossido-dismutasi.

 

Interazione biologica sul cuoio capelluto:

  • Azione vasodilatatoria, incrementa l’elasticità dei vasi sanguigni con miglioramento della circolazione periferica e conseguente incremento dell’ossigenazione al follicolo pilifero. L’aspetto fondamentale per il capello sano è che il bulbo pilifero sia correttamente vascolarizzato. Il trattamento permette l’apertura e vascolarizzazione dei “vasi fantasma”, inoltre favorisce la nascita di nuovi vasi
  • Stabilizzazione dell’attività delle ghiandole sebacee
  • Regolazione del turnover cellulare cheratinizzante
  • Azione riequilibrante del film idro-acido lipidico
  • Azione idratante ed eutrofica del cuoio capelluto
  • Incrementa la produzione di ossido nitrico: il sistema immunitario utilizza l’ossido nitrico per difendersi dalle aggressioni di antigeni. In questo caso viene sfruttata la sua azione ossidante e la conseguente capacità di liberare radicali liberi in grado di distruggere la membrana plasmatica degli agenti microbiotici
  • Diminuisce lo stato infiammatorio della zona trattata : le principali anomalie del cuoio capelluto dipendono dallo stato infiammatorio della cute
  • Diminuisce le dimensioni delle lesioni: come si evidenzia dalla anamnesi effettuata anche con microcamera il cuoio capelluto è spesso affetto da microlesioni
  • Incrementa la riepitelizzazione: quando si effettuano impianti o microimpianti è necessario effettuare un lavoro di velocizzazione della “cicatrizzazione”

Campi applicativi

  • Anomalie cutanee associate a caduta
  • Forfora
  • Seborrea
  • Iperdidrosi
  • Desquamazione
  • Intossinazione
  • Cute rigida, incollata associata a caduta forte e in caso di alopecia
  • Ricostituente illuminante lunghezze

Per concludere
Frequency Cellular Hair Communication
Gli organismi cellulari (l’uomo, gli animali, le piante…) hanno necessità della luce per vivere. Il sole irraggia la terra quotidianamente con un ampio spettro di lunghezze d’onda dando vita a una serie di processi vitali per gli organismi. Le piante attraverso la fotosintesi clorofiliana trasformano l’energia luminosa del sole in nutrimento e riparazione, allo stesso modo il corpo umano reagisce alla stimolazione luminosa, nutrendosi e riparandosi. Essendo l’organismo animale più complesso, però, bisognerà compiere una scelta delle lunghezze d’onda più selettiva per avere una efficacia mirata. Essendo un organismo più complesso, il corpo umano, è soggetto ad una moltitudine di problematiche. Ogni singola problematica ha potenzialmente una lunghezza d’onda alla quale risponde ed è noto in bibliografia medica che esistono delle lunghezze d’onda “curative”. La lunghezza d’onda elettiva con migliore efficacia terapeutica secondo bibliografia è certamente quella nello spettroinfrarosso NIR 880/940 nm. La fotobiomodulazione utilizza quindi la lunghezza d’onda del vicino infrarosso e la eroga secondo specifici codici sequenziali. L’opportuna miscelazione di questi codici porta alla sicura risoluzione di problematiche legate all’organismo.